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martedì 21 gennaio 2025

VICISSITUDINI DI UNA LAVANDAIA

 Da quando ho acquistato il mio negozio di lavanderia a gettoni ne ho viste parecchie di stranezze; da chi lascia capi da buttare a chi ne dimentica, da chi si fa prendere dall'isteria e sfoga la propria frustrazione sui macchinari quando i gettoni non entrano a dovere, chi fa lunghe telefonate, chi lascia in giro stracci sui macchinari, chi si cimenta in partite a carte dimenticando il bucato, chi si ritrova e fa merenda sul tavolo, i ragazzini che fanno la guerra con le palline per la lavatrice e per l'asciugatrice e quelli che invece si rilassano con la musica che scelgo di mettere e semplicemente sceglie di rimanere al riparo nel mio negozio, chi intrattiene i propri figli inventandosi giochi con quello che metto a disposizione, chi porta con se il proprio fedele amico a quattro zampe e si tiene compagnia con quest'ultimo nell'attesa, chi prende uno dei libri che lascio da leggere, chi si abbraccia e si bacia, chi si annoia al telefono sui social media, chi invece lascia che le macchine lavorino e prende la porta tornando a lavoro concluso, il padre coi figli che intrattiene egregiamente esercitando la loro educazione, la donna di mezza età con la madre anziana e il figlio che chiacchierano e collaborano insieme.

Per quanto tutto questo sembri scontato è un pezzo di cuore a cui assisto ogni giorno, generazioni di famiglie che pur adempiendo a quelli che sono i doveri quotidiani, si ritrovano nel calore di un momento tutto per loro e questa sensazione non può che riempirmi di soddisfazione e di gratitudine, quello che pensavo fosse un azzardo dispendioso si è rivelato un focolaio di momenti di riunione e di relax.

Adoro vedere come uno spirito comunitario vi congiunga all'interno dello spazio che ho creato e adoro farne parte; mi affascina l'idea di aver dato loro un luogo dove il tempo si ferma.

Ho lavorato molto su questo progetto e sono soddisfatta di ogni particolare che ho pensato per renderlo unico. Per prima cosa ho pensato ad un colore primordiale: rosso sangue, ho dato per scontato che essendo a gettoni la lavanderia dovesse essere vintage ad ogni costo, per cui ho stampato delle foto di lavandaie intente a insaponare e lavare lenzuola in ginocchio sul naviglio, le nostre "nonne" simboleggiano quanta strada abbiamo fatto negli anni e come la tecnologia sia stata cruciale in questo passaggio di generazioni; molte delle istruzioni che man mano ho fornito nel negozio sono arrivate grazie ai vostri preziosi consigli; molti dei servizi che "regalo" sono frutto di esperienze che ho vissuto sulla mia persona,  una vasta quantità di errori che mi hanno portata fino a qui. Le essenze sono state una scoperta fatta dal mio naso in su come una sognatrice, ho immaginato quel profumo pervadere casa e me ne sono letteralmente innamorata; le palline sono state un incentivo per chi ha tanta fretta, le ceste per la biancheria sono frutto della mia esperienza di cliente, come voi, di una lavanderia scoperta per caso, così come la mancanza di un porta ombrelli, un attaccapanni; non volevo il classico ed anonimo tavolo bianco sterile, volevo arte e comodità, sacchi per scarpe e reggiseni, la carta per ogni evenienza, un cestino unico e strano, un posto dove riporre le cose perdute, una panca morbida per chi soffre la durezza di una sedia, consigli sulle pareti e profumi da ricordare, una panchina unificatrice che regalasse abbracci e baci rubati, due sedie per  guardarsi negli occhi, dei libri da respirare e musica nell'aria. 

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